Christian Doppler (1803-1853) è stato un professore austriaco di Matematica Elementare e Geometria Pratica presso l’Istituto di Fisica dell’Università di Vienna. Una biografia lo descrive come un genio (O’Connor et al, 1998).
Il professor Doppler ha presentato per la prima volta il suo lavoro, intitolato “Sulla luce colorata delle stelle doppie e di alcune altre stelle del cielo”, a Praga il 25 maggio 1842. Il principio che ha descritto, ora considerato come il principio di Doppler, è stato pubblicato per la prima volta un anno dopo (Doppler, 1843) e mette in relazione la frequenza di una sorgente con la sua velocità relativa a un osservatore. Questo principio inizialmente non è stato accettato, ma nel 1846 Doppler ha pubblicato nuovamente la teoria (citato in O’Connor et al., 1998) considerando, in questa occasione, sia il movimento della sorgente sia il movimento dell’osservatore. Allo stesso tempo ha eseguito esperimenti con il suono utilizzando musicisti su un treno in movimento per illustrare la sua teoria. Sebbene la sua teoria sia stata infine accettata, all’epoca non erano disponibili attrezzature per convalidarla completamente. L’esempio più comune del principio di Doppler è una sirena o un treno in movimento dove la frequenza del suono cambia mentre la sorgente si avvicina . Altre applicazioni includono i radar della polizia per il controllo della velocità!
L’ esame ecoDoppler ci consente di valutare i distretti arteriosi e venosi.E’ una indagine che per la prima volta ho effettuato nel 1988 e ci consentiva di evidenziare l’arteria e la vena da esplorare valutando la parete, il flusso al suo interno. Tale diagnostica è stata una evoluzione dell’esame Doppler velocitometrico che ci consentiva di ascoltare il flusso delle arterie e delle vene ma non di vedere le caratteristiche del vaso.
L’esame eco-Doppler arterioso viene utilizzato per lo studio morfologico di segmenti delle arterie dell’arto inferiore. E’ una indagine non invasiva accurata, come emerge da una meta- analisi di 14 studi riguardanti vari segmenti arteriosi nei confronti con l’angiografia ed ha la potenzialità di sostituire l’angiografia nella determinazione della strategia terapeutica.